Ormai la faccenda di chi carrozzerà i bus turistici Volvo a un solo piano è diventata una sorta di telenovela. Pochi mesi dopo aver lanciato la rinnovata serie 9700 e 9900 nell’estate del 2022, Volvo Buses annuncia al mondo la chiusura degli stabilimenti polacchi di proprietà dove questi e altri bus del marchio svedese venivano assemblati. Subito affidata la produzione di urbani più interurbani all’egiziana Mcv e confermato l'impegno della finlandese Carrus per realizzare il due piani 9700 DD europeo, rimaneva da sciogliere il nodo dei turistici monopiano, inizialmente destinati a essere carrozzati in Spagna da Sunsundegui, partner storico della Casa di Göteborg. Ma l’operazione non va a buon fine, sia per gli improvvisi problemi finanziari della carrozzeria navarra sia per problemi tecnici: 9700 e 9900 sono basati su progetti della canadese Prevost (dal 1995 di Volvo Bus Corporation) e la produzione da parte di carrozzerie generiche richiederebbe la modifica dell’intero progetto.
Da qui l’ultima – in ordine di tempo – decisione: a soddisfare la domanda di 9700 in Europa e nel Regno Unito ci penserà lo stabilimento Volvo Buses in Messico (a Tultitlán), sulle linee produttive dell’ex Masa, la Mexicana de Autobuses, assorbita da Volvo nel lontano 1998, quando l’azienda era nelle mani della messicana Dina e della brasiliana Busscar. Un sito che dal 2009 già produce con successo la versione americana del 9700 e che quindi amplierebbe la propria competenza, ma che comincerà le consegne ai clienti europei entro la fine del 2026, quindi tra due anni.
Dal quartier generale svedese di Volvo Buses, interpellato da Pullman nei giorni scorsi, non arrivano invece notizie per quanto riguarda il più lussuoso 9900, che probabilmente verrà immolato sull’altare della redditività.