Nel corso di un’assemblea straordinaria, tenutasi nella mattinata di oggi 11 marzo presso il quartier generale dell’azienda, Van Hool ha annunciato l'intenzione di tagliare – da qui alla fine del 2027 – ben 1.116 posti di lavoro nell’impianto produttivo bus a Lier-Koningshooikt (Belgio), poiché tutta la produzione verrà trasferita nel loro stabilimento a Skopje, in Macedonia del Nord, dove già assemblano i turistici economici della famiglia Ex. L'azienda belga passerebbe così dai 2.494 dipendenti attuali a 1.378, con un sostanzioso taglio di 834 dipendenti - tra prepensionamenti e licenziamenti – già da subito.
Come riportato dal quotidiano delle Fiandre 'Le Soir', i sindacati confermano che le casse della Van Hool sono vuote e che c’è urgente bisogno di liquidità: 60 milioni di euro, 15 dei quali per pagare le buonuscite. Se non si dovesse trovare un accordo con tutte le parti interessate entro il 31 marzo, non resterebbe che il fallimento.
Il co-Ceo di Van Hool, Marc Zwaaneveld, ha motivato la difficile situazione attuale e la necessità di ristrutturazione come conseguenza della pandemia, degli alti costi energetici, dell'inflazione e dei problemi con la fornitura dei componenti. Alla fine della ristrutturazione, a Lier-Koningshooikt resteranno, insieme alla produzione di allestimenti, il settore ricerca/sviluppo bus&coach, nonché l’atelier per la costruzione dei relativi prototipi insieme a un centro post-vendita.