Trasporto turistico in autobus: un settore al collasso, Anav chiede alleggerimentiSi parla di estensione delle misure previste per altri attori della filiera




L'Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori (Anav) si è fatta megafono per un settore, quello legato al trasporto turistico in autobus, prostrato dalle misure stabilite a livello governativo per contenere la diffusione del Coronavirus, tra cui il blocco delle trasferte didattiche sino al 15 marzo prossimo (bisognerà poi vedere se si andrà a una proroga).

Tutti i comparti registrano una situazione di sofferenza: dalle trasferte di piacere in gruppo ai lavoratori in movimento per motivi professionali (congressi), ai pellegrini e ai croceristi.

"Per i viaggi di istruzione arrivano disdette anche per periodi successivi al 15 marzo, nella generalità dei casi sino alla fine dell'anno scolastico - ha riportato Giuseppe Vinella, Presidente di Anav -. Gli effetti economici della crisi, già ora stimabili, sono pesantissimi e purtroppo non di brevissimo periodo".

Sostenuta dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori, l'Associazione ha chiesto, la dichiarazione dello stato di crisi e l'adozione, nell'immediato di misure di 'alleggerimento' degli oneri aziendali, tra cui:

  • estensione della cassa integrazione in deroga;
  • sospensione immediata dei versamenti fiscali, previdenziali e assicurativi;
  • blocco delle rate di mutui e leasing;
  • rinuncia ai 'ticket bus' per l’accesso alle città d’arte

Anav ha già sollecitato interventi da parte delle amministrazioni comunali delle città coinvolte.

Vinella ha ricordato che "le imprese di trasporto con autobus sono un anello fondamentale della filiera turistica del Paese, pienamente calate nelle dinamiche industriali del settore, in quanto in grado di assicurare un afflusso capillare, diffuso e massivo di turisti, anche di fascia debole, alle località di interesse".

Di qui la richiesta di beneficiare dei provvedimenti già adottati, o ancora 'in fieri', a favore di altre categorie professionali che ruotano intorno alla stessa filiera di riferimento, come i tour operator, le agenzie di viaggio e gli albergatori, a cui sono destinati aiuti per la ripresa e a ristoro dei danni subiti.

Le imprese di trasporto sono lasciate, ha aggiunto il Presidente di Anav (associazione che fa parte di Federturismo/Confindustria), "senza alcun paracadute". Non è stata infatti sinora introdotta da parte del Governo alcuna misura compensativa neppure sul tema della sospensione dei viaggi di istruzione, il cui volume d'affari annuo, per operatori con oltre 25.000 addetti,  ammonta a 316 milioni di euro su un totale di circa 2 miliardi di euro.

"Se si vuole evitare il completo tracollo del settore, per lo più costituito da imprese di piccola o piccolissima dimensione, sono assolutamente necessari interventi di sostegno", ha ribadito Vinella.