C'è la firma della società israeliana Mobileye sul sistema anti-collisione applicato per la prima volta in Italia al settore del trasporto pubblico locale grazie alla sperimentazione annunciata da Conerobus. Nel test, della durata concordata di cinque mesi, sono coinvolti due veicoli della flotta impiegati sulla stessa linea.
Per consentire il funzionamento del dispositivo, sul parabrezza dei veicoli è stata posizionata una telecamera ad altissima risoluzione, fornita di un processore in grado di compiere un'analisi delle immagini in tempo reale (nelle parti laterali di uno solo dei mezzi trovano posto altre due minicamere).
A completare il kit, un minidisplay da cruscotto, sul quale il conducente può leggere quale tipo di alert è stato riscontrato dal sistema. Si va dal pericolo di tamponamento al mancato rispetto della distanza di sicurezza. Dal rispetto dei limiti di velocità alla posizione in traiettoria di un pedone che rischia di essere investito.
La tecnologia anticollisione Mobileye - società supportata in Europa dal partner Swarco Mizar - assiste inoltre il driver quando si tratta di non superare le linee tratteggiate che separano le diverse corsie di marcia.
In una prima fase i bus interessati dal test viaggeranno con l'avviso (visivo e acustico) disattivato. Alert che verrà ripristinato solo in un secondo momento, così da concorrere, grazie al confronto tra i dati, al miglioramento delle condizioni di guida in sicurezza per i conducenti dei veicoli di linea.
Sono tante le insidie per chi siede al volante, ancor più per chi lavora nel trasporto pubblico locale. Secondo quanto diffuso dal Gruppo Assicurativo AXA un avvertimento preventivo di almeno 2 secondi rispetto al pericolo imminente potrebbe annullare fino almeno il 98% delle collisioni.