Il calo nelle esportazioni (meno 22 per cento) non sembra essere poi così importante se la brasiliana Marcopolo S.A. è riuscita a mantenersi 'in carreggiata' e a chiudere in crescita il periodo tra gennaio e settembre 2019.
Nell'intervallo in questione i flussi commerciali legati al mercato domestico sono risultati in crescita del 16,9 per cento, contribuendo, con l'andamento delle attività all'estero, a una chiusura parziali dei ricavi netti consolidati in aumento del 5,5 per cento. Utile netto in salita del 18,2 per cento.
Qualità, competitività, sicurezza e riduzione dei costi, da elevare sempre di più, sono i valori che improntano la strategia del Marchio sudamericano. "Dopo otto trimestri consecutivi di crescita - ha dichiarato José Antonio Valiati, CFO e Director of Investor Relations di Marcopolo -, tra luglio e settembre di quest'anno, per la prima volta, la produzione di autobus brasiliani si è stabilizzata in volumi assoluti, circostanza che non si verificava dal terzo trimestre del 2017. Abbiamo interpretato la stasi come un momento in cui si è tirato il fiato rispetto alla base comparativa solida fatta segnare nel terzo trimestre del 2018, non come un'interruzione nel processo di recupero della domanda".
È la città di San Paolo, principale destinazione del giro d'affari in Brasile, la capofila della mobilità in ambito urbano, che sta diventando via via più importante per il Paese. Le unità prodotte per la circolazione in città sono state 4.798, un po' meno delle 4.883 dello stesso periodo del 2018 (i motivi li abbiamo già chiariti).
Gli interurbani hanno subito una contrazione del 3,24 per cento (3.105 esemplari vs 3.209), collegabile a un anticipo degli acquisti in vista dell'introduzione sui modelli, nell'ottobre dell'anno passato, dello standard di accessibilità. Lieve crescita per i volumi legati al microcredito (da 1.828 a 1.870 unità).
In grande evidenza il marchio Volare, che ha fatto registrare un incremento nel numero dei veicoli prodotti, passati da 1.824 a 2.026, con un più 11,1 per cento.
A fronte di una riduzione nelle vendite legata in particolare all'Argentina, al Cile e al continente africano, una doppia nota di rilievo va, da un lato, a Marcopolo México, dove l'accelerazione negli interventi per la realizzazione di autostrade sta dando frutti interessanti; e a Marcopolo Australia, ristrutturata a inizio anno e capace di invertire il trend commerciale, arrivando a risultati in utile già nel terzo trimestre dell'esercizio in corso. L'operazione di rinnovo della flotta di Bogotà, in Colombia, mantiene in salute l'affiliata Superpolo.
Le prospettive per l'ultima parte dell'anno appaiono ora positive grazie all'aumento produttivo negli stabilimenti brasiliani da inizio ottobre scorso. Anche il fronte export si annuncia in ripresa.
La disponibilità di un tasso di interesse base al livello più basso dal punto di vista storico e la crescita economica prevista sono condizioni che inducono verso un ricambio dei veicoli del parco circolante con soluzioni a minore impatto ambientale e investimenti tesi a offrire un trasporto pubblico di qualità.