In anticipo alla meta. Man Truck&Bus ha annuciato, per l'intervallo 2008-2018, una riduzione di circa il 29 per cento delle emissioni di CO2 legate ai propri impianti di produzione. Sono stati quindi superati gli obiettivi indicati in fase di pianificazione, che prevedevano di abbattere del 25 per cento il dato sui gas nocivi non prima del 2020.
Grazie a corposi investimenti (40 milioni di euro) effettuati negli ultimi anni è stato possibile non immettere nell'aria oltre 100.000 tonnellate di anidride carbonica. Nel 2008 le strutture produttive di Man Truck&Bus emettevano 374.600 tonnellate di CO2, ridotte lo scorso anno a 265.710 tonnellate. La differenza in positivo (segnatamente 108.890 tonnellate) è pari al corrispettivo di questo gas climalterante prodotto in una piccola città.
Il risparmio di CO2 è imputabile a una serie di accorgimenti tecnici, a cui il costruttore è ricorso in varie parti del mondo: dall'impianto fotovoltaico che alimenta con una fonte rinnovabile non solo il sito di Pinetown (Sudafrica), ma l'intera network produttivo locale; a sistemi per l'illuminazione e la climatizzazione energeticamente efficienti; alle centrali termiche a ciclo combinato, cogeneranti, in grado di recuperare il calore dai motori, come quelle in uso a Monaco, in Germania (meno 9.500 tonnellate di anidride carbonica) e a Starachowice, in Polonia (4.000 tonnellate di CO2 risparmiate).
"Siamo una grande realtà industriale, abbiamo la responsabilità di proteggere l'ambiente e combattere i cambiamenti climatici", ha commentato Michael Kobriger, componente del Comitato Esecutivo Produzione e Logistica di Man Truck&Bus. Aggiungendo: "Ci impegniamo quotidianamente per adempiere a questa responsabilità, rispettando con rigore le norme previste dalla nostra normativa sul rispetto del clima".