Si amplia l’offerta elettrica di Daimler Buses. Dopo l’eCitaro, lanciato ormai nel lontano 2018, tocca ora al recente interurbano Intouro affiancare la trazione a batteria a quella classica diesel, dalla quale deriva in toto. Poche le modifiche rispetto alla versione termica, a partire dall’installazione di una batteria litio-ferro-fosfato (che meglio sopporta le ricariche al 100 per cento e promette una vita di quindici anni) offerta in due tagli – 207 e 414 chilowattora - e di un motore elettrico centrale Zf CeTrax da 320 chilowatt al posto dell’Om 906. Inserito tra l’unità elettrica e il classico ponte Mercedes-Benz Ro440 un cambio a tre rapporti, necessario per la topografia extraurbana. Il nuovo eIntouro verrà offerto a partire dalla fine del prossimo anno in due lunghezze su due assi, la normale 12,18 metri da 50 posti a sedere e la M da 13,09 da 63. Il primo pacco batterie è sempre piazzato alle spalle delle ruote anteriori, mentre nel caso si richieda anche il secondo, questo verrà piazzato nel vano posteriore che fu del motore, per raggiungere così un’autonomia massima di 500 chilometri. L’eIntouro sfrutta la componentistica elettrica del truck lungo raggio elettrico eActros 600, per cui con architettura a 800 Volt, e si ricarica via Ccs Combo 2 (se ne possono installare due) alla potenza massima di 300 chilowatt,e per la prima volta in un bus europeo sarà possibile aggiornare il suo software di bordo over-the-air.
Infine, entro il 2026 arriveranno le batterie Nmc 4 sugli eCitaro, che nella versione fuel cell avranno tre nuovi programmi software per la gestione della marcia. Quanto ai coach, ci saranno sia a batteria sia a idrogeno, nel 2030 però. Ammesso che entro quell’anno verranno create in Europa quelle 35mila stazioni di ricarica ad alta potenza e i 2mila distributori d’idrogeno di cui ci sarà bisogno.