Per toccare con mano il primo prototipo occorrerà attendere l'inizio del 2021. È però già possibile farsi un'idea di quale aspetto avrà il primo autobus a guida autonoma a marchio Iveco avviato alla produzione in serie.
Partiamo dalle dimensioni. Il veicolo sarà un 12 metri, taglia che gli consentirà di far viaggiare un centinaio di passeggeri, a una velocità, in assenza di interventi da parte del conducente, di massimo 40 km/h.
Lo sviluppo del driverless bus si inserisce entro la cornice di STAR, acronimo che sta per 'Rapid Autonomous Transport System'. Per darvi seguito, Iveco Bus sta collaborando con una serie di laboratori e aziende specializzate in sensori e apparecchiature elettroniche, necessarie affinché il futuro concept sia predisposto alla marcia in completa autonomia.
Alla realizzazione del progetto di ricerca concorrono una serie di partner, ciascuno ruotato su un singolo aspetto del progetto. Si va dai player tecnologici come EasyMile (soluzioni per la guida senza conducente), Isae-Supaero (localizzazione) e la stessa Iveco (dispositivi drive-by-wire, anche grazie all'intesa con EasyMile), ai componentisti (vedasi Michelin per gli pneumatici smart).
Ifsttar si sta occupando dell'accesso di utenti con ridotta mobilità, mentre Inria della percezione e prevenzione di ostacoli in caso di percorrenza di strade ad alta velocità. A Sector, la sicurezza e la gestione del rischio. Transpolis, infine, è stato incaricato dei test di validazione.
Nel novembre 2017 tutti i partner di STAR hanno ricevuto il via libera dal Fondo interministeriale unico francese (FUI) con il supporto di CARA e Aerospace Valley, cluster di competitività. La regione Auvergne-Rhône-Alpes ha inoltre deliberato di destinare al costruttore italiano una somma a titolo di sovvenzione.
In un primo momento è stato deciso di far muovere lo speciale bus all'interno di aree, così come di corsie, dedicate.
Per Iveco lo sviluppo di questo veicolo di Livello 4 secondo la scala codificata dal SAE International rappresenta un passo in avanti rispetto alle sperimentazioni già in corso, tra cui quella del 'garage intelligente' (il mezzo si parcheggia nel deposito da solo) e altre legate alle operazioni di rifornimento/lavaggio del mezzo.