Flixbus porta a centocinquanta il numero delle destinazioni collegate nel nostro paese. Tra le località servite dall’azienda tedesca ci sono anche numerosi piccoli e medi centri italiani e città d’arte, questo per contribuire a decongestionare i flussi di visitatori e valorizzare i luoghi di interesse meno collegati in un’ottica di rilancio del turismo con un occhio alla sostenibilità. L’intento è quello di valorizzare itinerari destinati a restare secondari per la carenza di collegamenti e di redistribuire più equamente i flussi di visitatori sul territorio. Andrea Incondi, alla guida della filiale italiana, romena e bulgara di Flixbus ha dichiarato: “Ancora non siamo nelle condizioni di poter garantire una ripartenza a pieno regime, ma, nonostante i mesi passati, con le nostre sole forze abbiamo resistito alla pandemia. Ora guardiamo con fiducia al futuro, certi di una ripresa imminente e consapevoli del ruolo cruciale che, in quanto operatore della mobilità, siamo chiamati ad assolvere: ora più che mai, dobbiamo garantire a tutti la possibilità di viaggiare in totale sicurezza, per dare il giusto slancio a un settore che ha già sofferto troppo e che ha bisogno del nostro supporto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per aiutare il turismo a ripartire, nel rispetto delle regole e della situazione sanitaria, rendendo giustizia a un patrimonio paesaggistico, artistico e culturale che, da solo, può contribuire in larga parte al rilancio del Paese. Auspichiamo che anche il Governo percepisca e supporti adeguatamente questa ripartenza.”
Nel network dell’azienda verde fluo si trovano anche località come Merano in Alto Adige o Todi in Umbria, Poggibonsi in Toscana e Osimo più Loreto nelle Marche, Altamura e Ostuni in Puglia o Corigliano Calabro e Rossano Calabro in Calabria, Pompei in Campania e Augusta in Sicilia. Numerose sono anche le destinazioni balneari lungo la costa adriatica: Rimini, Porto Recanati, Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto nelle Marche, Pescara e Alba Adriatica in Abruzzo, Termoli in Molise e Polignano a Mare e Monopoli in Puglia. A queste s’aggiungono Taormina in Sicilia, Policoro in Basilicata, Sibari, Cariati e Cirò Marina in Calabria che si affacciano sul mar Ionio.
Nella pianificazione della propria rete Flixbus ha adottato un approccio fortemente intermodale, ampliando i collegamenti con stazioni ferroviarie e aeroporti, nell’ottica di creare una grande rete di mobilità integrata in cui l’uso combinato di più mezzi collettivi vada a sostituirsi a quello dell’auto privata individuale. Dal 6 maggio anche l’aeroporto napoletano di Capodichino è servito dalla rete Flixbus, affiancandosì così agli scali romani di Fiumicino e Ciampino, quello lombardo di Orio al Serio e l’aeroporto Marco Polo di Venezia.