Flixbus istituisce un premio per i suoi autistiSi è svolto il primo FlixStars Day, premiati 6 conducenti




Mercoledi’ 28 febbraio si è tenuto a Milano, presso la sede di Flixbus Italia, il primo FlixStars Day, evento di premiazione di 6 conducenti in servizio sulla rete degli autobus verdi.
Sei le categorie specifiche e in particolare “The Super Kiddo” premio dedicato all’ultimo conducente arrivato sulle linee Flixbus, “The Globetrotter” rivolto a chi ha toccato più città estere, “The Sun Lover” per chi ha fatto piu’ turni diurni, “The Night Owl” per il conducente che ha svolto più turni notturni, “The Marathon Runner” per la maggior percorrenza di chilometri e “The Master” per un membro storico.
Il premio The Sun Lover è andato alla conducente Federica Bocchinfuso, che ha scelto di avventurarsi in una professione che tutt’oggi è percepita ancora come principalmente maschile, tanto che spesso, alla fine della corsa, riceve i complimenti da parte dei passeggeri. Massimiliano Salis si è invece portato a casa il premio The Globetrotter, per aver reso indimenticabile l’esperienza di un passeggero con sindrome di Down che faceva parte di una scolaresca in viaggio. Massimiliano ha permesso al giovane studente di assisterlo nella fase di check-in. Maurizio Severino si è invece aggiudicato il premio “The Marathon Runner” per via dei ringraziamenti ricevuti dai famigliari degli studenti fuorisede che riaccompagna a casa.
L’evento è stata l’occasione per parlare, ancora una volta, della ormai cronica mancanza di conducenti, che secondo l’Iru, in Europa è pari a ben 105.000 unità, pari al 10 per cento del totale. Andrea Incondi, direttore generale di Flixbus per Italia, Romania e Bulgaria ha dichiarato:
Un tempo, l'autista era visto come un semplice conducente, responsabile solo della guida del veicolo. In seguito, con l'avvento delle nuove tecnologie e l'evoluzione dei sistemi di trasporto, il suo ruolo è diventato sempre più complesso. Soprattutto nell’ambito di un servizio ogni giorno più internazionale e trasversale alle categorie sociali, alle competenze operative tradizionali se ne sono via via affiancate altre, come quelle relazionali e linguistiche, oltre che tecnologiche. Per poter rispondere al meglio alle esigenze del pubblico odierno, è sempre più necessario compiere il passaggio dall’autista di ieri al professionista qualificato di oggi: in questo, la formazione si conferma una risorsa cruciale”.