Start Romagna, gestore del trasporto pubblico locale nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, ha approvato lo scorso 8 luglio, durante l’assemblea che si è svolta all’ippodromo di Cesena, il bilancio consuntivo 2020.
Nonostante l’emergenza pandemica, il bilancio è comunque in attivo di 40.277 euro, risultato dovuto in particolare al risparmio sui costi operativi passati da 77,5 a 72,1 milioni di euro. Per via del lockdown e del relativo minore utilizzo dei mezzi pubblici, i ricavi da traffico sono scesi di 8,4 milioni, con una flessione della vendita di biglietti e carnet del meno 52 per cento. Start Romagna ha attinto un contributo di 4,3 milioni di euro dal fondo nazionale istituito per compensare la riduzione dei ricavi tariffari subiti dalle aziende di trasporto pubblico.
L’azienda di trasporto romagnola ha un totale di 954 dipendenti, 909 dei quali assunti a tempo indeterminato, mentre i conducenti sono 711, invariati nel numero rispetto al 2019. In confronto al periodo pre-Covid, la percorrenza totale dei 561 mezzi di Start Romagna diminuisce di circa due milioni di chilometri, attestandosi a poco più di 18 milioni, mentre è ancora più netta la diminuzione del numero dei passeggeri, che dai 48 milioni pre-pandemia crollano a 31,3 milioni.
Dal 24 febbraio 2020 - data della chiusura delle scuole per via dell’emergenza pandemica - al 6 giugno 2020, il servizio è stato ridotto notevolmente, passando da esercizio ‘scolastico’ a esercizio ‘non scolastico’ e/o festivo a seguito delle limitazioni stabilite dal Governo.