E se si usasse l’area dell’ex Palasharp per allargare l’autostazione di Milano Lampugnano?Tramontata l’idea di usare l’area su cui sorge la tensostruttura per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026




L’area attualmente occupata dall’ex Palasharp (tensostruttura per concerti e eventi sportivi dismessa dal 2011 in passato nota con i differenti nomi degli sponsor che si sono susseguiti negli anni, tra cui Palatrussardi),  non verrà utilizzata per la costruzione del palaghiaccio per le competizioni di hockey femminile durante le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026
Il terreno su cui sorge la struttura dismessa si trova nelle immediate vicinanze dell’autostazione di Milano Lampugnano, con cui è confinante e alla relativa fermata del metrò.
In seguito al boom del trasporto persone su gomma registrato a Milano dal 2015 in poi, l’autostazione di Lampugnano, uno dei due terminal che servono l’area metropolitana meneghina, ha inevitabilmente bisogno di ulteriore spazio su cui espandersi. Anche perché in città non è facile individuare un’altra area servita dalla metropolitana e situata nelle immediate vicinanze di viabilità ad alto scorrimento. Perché allora non cogliere la palla al balzo e anche in vista dell’aumento dei flussi dei passeggeri che viaggeranno su gomma in vista delle Olimpiadi non si realizza proprio sul terreno dell’ex Palasharp l’ampliamento dell’autostazione di Lampugnano?
Tale allargamento può creare grossi benefici a favore degli operatori del trasporto persone su gomma a medio-lunga percorrenza, innestando inoltre un volano positivo per una riqualificazione dell’area, ma soprattutto può dotare Milano di un’autostazione all’altezza delle grandi metropoli europee