La municipalizzata Avm, acronimo di Azienda Veneziana della Mobilità, gestore del trasporto pubblico locale su gomma in terraferma ha ordinato 90 Solaris Urbino hydrogen, di cui 75 nella versione dodecametrica e 15 autosnodati. Inoltre è prevista un'opzione per la fornitura di ulteriori 13 mezzi rigidi e 5 snodati.
Della Casa di Bolechowo a Mestre e dintorni circolano già 30 Urbino 12 electric e 4 Urbino hydrogen. Per l'azienda polacca si tratta della seconda rilevante operazione sul mercato italiano in pochi giorni, dopo il significativo ordine, sempre per autobus a idrogeno, raccolto da Tper per Bologna e Ferrara. Quest'ultima città condivide con il territorio veneziano una grande tradizione nel settore della chimica industriale e considerato che in entrambe le località sono ancora attivi importanti poli petrolchimici in cui l'idrogeno viene generato in alcuni processi produttivi anche come 'prodotto fatale', questi stabilimenti potrebbero potenzialmente fornire combustibile a chilometro zero.
In base agli accordi sottoscritti, le consegne inizieranno nel novembre 2025 e saranno completate nelle prime settimane dell'anno successivo. Tra i vantaggi dell'alimentazione a idrogeno, oltre alla completa assenza di emissioni e alla silenziosità c'è l'ampia autonomia con un singolo rifornimento. Con circa 35 chilogrammi di idrogeno per la versione rigida e 50 chilogrammi per quella snodata viene garantita un'autonomia minima di 350 chilometri.