Un rallentamento nel rallentamento generale imposto dall'emergenza legata al Coronavirus, entrata nella sua Fase 2. Atac (Azienda del Trasporto Autoferrotranviario del Comune di Roma) ha perso infatti 90 torpedoni con alimentazione a metano, sottratti al servizio di trasporto nella Capitale insieme con i 45 filobus per cui non ci si è ricordati di rinnovare il servizio biennale di manutenzione.
I veicoli con serbatoio green, fabbricati in Turchia da Karsan, si richiamano all'ordine per 227 unità che Consip, società che fa capo al Ministero dell'Economia e delle Finanze (è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana), ha gestito per conto del Campidoglio.
Il 4 maggio scorso, però, 90 tra i mezzi appartenenti a questa partita sono stati richiamati presso le officine di Industria Italiana Autobus per la sostituzione di una valvola del motore difettosa, acquistata da un fornitore negli Stati Uniti.
Al momento Atac si trova quindi a fare a meno di un decimo della sua flotta, con l'aggravante che per quei veicoli è corrisposto un canone di leasing a Roma Capitale.
Non è stata comunicata alcuna tempistica in merito al possibile rientro dei bus, si sa solo che gli interventi sui 90 torpedoni a metano al servizio delle linee gestite dalla municipalizzata dei trasporti prenderanno il via domani - 7 maggio - e che, una volta ultimati, si faranno partire i collaudi.