Federauto, (Federazione Italiana Concessionari Auto) organizzazione associativa che dal 1945 rappresenta le imprese concessionarie di vendita e assistenza di autovetture, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus, operanti in Italia sulla base di un mandato ufficiale delle case automobilistiche interviene sulla questione delle risorse necessarie per il rinnovo del parco autobus italiano.
Lo fa con un comunicato stampa che riporta le parole della vicepresidente e responsabile della sezione autobus Maria Fiorentino, amministratore delegato e contitolare della Maresca e Fiorentino concessionaria esclusiva del marchio Iveco Bus per Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Repubblica di San Marino e concessionaria Stellantis per Bologna
«Al clima di euforia e soddisfazione che si è respirato durante l'Expo Ibe di Rimini, grazie a 3 anni di ingenti risorse stanziate e utilizzate per il rinnovo del parco autobus, sia in servizio Tpl che turistici e scuolabus, potrebbe fare seguito una fase di profonda depressione se non si troveranno nuove risorse in grado di andare in continuità con il Piano Integrato per la Mobilità Sostenibile e con i programmi complementari al Pnrr».
«È necessario però mantenere la barra dritta», ha chiosato la Vicepresidente di Federauto, «dal 2027 i fondi a disposizione crolleranno drasticamente e le residue risorse annue saranno sicuramente insufficienti a sostituire i 17.000 autobus di classe Euro 1 / 2 / 3 ancora in esercizio. La legge di bilancio 2025 sembrerebbe mostrare scarsa attenzione per il settore, e questo ci preoccupa, pur comprendendo le strategie generali del Governo, orientate al riequilibrio dei conti pubblici».
La vicepresidente ha poi spiegato:«La transizione energetica del comparto autobus si può realizzare se il supporto delle risorse pubbliche – italiane ed europee – sono sufficienti ad accompagnare le aziende nel processo di rinnovo del parco, prevedendo il giusto mix tecnologico in funzione della mission e dell'arco temporale ancora a disposizione per realizzare ed ammortizzare le infrastrutture, quindi non solo elettrico per le città, ma anche Biodiesel, Hvo, Biometano e Idrogeno, in un'ottica di pluralità tecnologica essenziale per raggiungere concretamente i target di decarbonizzazione che ci siamo imposti».
«L'auspicio – ha concluso Maria Fiorentino - è che siano stanziate entro il 2025 nuove risorse per gli investimenti delle aziende di trasporto passeggeri su gomma, con una la ripartizione delle risorse pluriennale ad un orizzonte di almeno 6/7 anni, in modo da facilitare la programmazione della domanda e dell'offerta, con evidenti vantaggi sia per l'efficienza del sistema che per il corretto rapporto tra costruttori e dealer e i propri clienti/operatori».