Asstra rappresenta le aziende di tpl italiane all'European Mobility Exhibition di ParigiIl commento ai dati della situazione italiana post pandemia del presidente Andrea Gibelli




In occasione dell'importante manifestazione fieristica parigina, Andrea Gibelli presidente esecutivo di Fnm e di Asstra ha commentato i dati più rappresentativi del tpl italiano, prendendo spunto dall’analisi dell’impatto della pandemia che ha affermato nuove aspettative e nuovi stili di consumo di mobilità in Italia. Cominciano inoltre a delinearsi quali saranno i prossimi paradigmi su cui si conformerà il tpl che verrà inteso non solo come MaaS (Mobility as a Service) ma anche come MaaC (Mobility as a Community) e MaaP (Mobility as a Platform).
“La sfida della transizione ecologica e digitale,- ha dichiarato Gibelli- stimolata dal Next Generation Eu e definita dal Governo con il Pnrr, ha rafforzato e accelerato il processo evolutivo intrapreso dalle aziende volto a soddisfare le esigenze delle comunità di cittadini, ma che oggi è frenato dalla riduzione dei ricavi da traffico legati agli effetti della pandemia e dall’aumento dei costi dell’energia. Una dinamica da contrastare per dare continuità agli investimenti nel tempo ed evitare ulteriori contraccolpi sull’equilibrio economico-finanziario dei contratti di servizio. Pur apprezzando lo sforzo economico messo in campo dal Governo, gli attuali stanziamenti risultano insufficienti a coprire le perdite che il settore ha subito nel 2021 e che continua nel 2022 ad accusare, rispetto al periodo ante-pandemia”. Nel nostro paese prima della pandemia, infatti, il valore complessivo dei ricavi da traffico generato dal tpl si aggirava attorno ai 4 miliardi di euro, mentre nel 2021 le imprese di trasporto hanno registrato perdite complessive stimabili in 1,7 miliardi di euro tenendo conto anche dei costi emergenti sostenuti per far far fronte all'emergenza epidemiologica e dei costi per il personale e le materie prime.