Arst, principale azienda di trasporto pubblico della Sardegna totalmente controllata dall’amministrazione regionale, ha festeggiato lo scorso 31 maggio nel suggestivo scenario del lazzaretto di Cagliari i suoi primi cinquant’anni.
Quello che oggi è un moderno operatore multimodale che svolge ogni giorno la sua attività in maniera integrata su cinque differenti reti di trasporto (ferrovia Tpl, ferrovia turistica, metrotranvia, trasporto su gomma extra-urbano e trasporto su gomma urbano) è stato fondato nell’ormai lontano 1974. In quell’anno il nucleo della prima Arst (all’epoca acronimo di Azienda Regionale Sarda Trasporti) venne istituito grazie alla Legge Regionale n.16 del 20/06/1974 con lo scopo di gestire il trasporto extraurbano su gomma in tutta l’isola.
Progressivamente nel corso degli anni, Arst ha assorbito altre aziende e nella seconda metà del primo decennio degli anni duemila, fu avviato il progetto di creare un unico soggetto regionale che si occupasse della gestione dei trasporti pubblici suburbani ed extraurbani, sia su ferro che su gomma.
A partire dal 2010 l’Arst è l’unico ente pubblico attivo nella gestione di autolinee in Sardegna, dove gestisce anche le linee urbane su gomma negli importanti comuni di Alghero, Carbonia (Su), Guspini (Su), Iglesias (Su), Macomer (Nu) e Oristano.
Nella suggestiva piazza del Lazzaretto sono stati allestiti stand di divulgazione sulle attività in corso da parte di Arst, con tematiche sulla transizione ecologica e sui progetti relativi all’idrogeno, sul tema della mobilità lenta e sostenibile e sugli sviluppi futuri della rete metropolitana.
È stata allestita anche una mostra storica che ha percorso le tappe fondamentali di Arst con l’esposizione di alcuni oggetti iconici che hanno fatto parte della storia dei trasporti in Sardegna.
Il convegno Istituzionale “Arst: da 50 anni sulla strada del futuro”, che ha offerto un’importante opportunità per riflettere sul percorso svolto finora dall’azienda di trasporto e sulle sue sfide future è stato moderato dal giornalista Luca Telese.