Conerobus, che gestisce la maggior parte del trasporto pubblico urbano ed extraurbano della provincia d’Ancona, mantiene sempre una grande attenzione alle questioni ambientali e in particolare al contrasto delle emissioni nocive. In questa direzione va il progetto sperimentale di purificazione dell’aria presente a bordo dei propri automezzi, grazie all’impiego di particolari dispositivi di ultima generazione in grado d’abbattere del 90 per cento la concentrazione di Pm 2,5, ossia le famigerate polveri sottili.
Questa sperimentazione nasce in collaborazione con un’altra azienda del territorio, Innoliving, nata capitalizzando l’esperienza decennale d’un gruppo di professionisti nel settore della cura della persona e piccoli elettrodomestici. Innoliving in particolare ha fornito i suoi purificatori appositamente progettati per i mezzi pubblici, che inizialmente sono stati installati proprio su quelle vetture utilizzate per svolgere le corse scolastiche.
Il progetto, che si pone l’ambizioso obiettivo d’implementare le azioni di contrasto al Covid-19 e garantire la sicurezza sanitaria dei passeggeri del Tpl (in particolare degli studenti), è stato validato in maniera scientifica dalle prime verifiche effettuate dai tecnici del servizio d’igiene degli Ospedali Riuniti di Ancona, eccellenza sanitaria della Regione Marche. “Siamo la prima azienda di Tpl in Italia – ha commentato Muzio Papaveri, presidente di Conerobus - ad aver coinvolto le autorità sanitarie nel progetto di purificazione dell’aria sugli autobus. I risultati dello studio affidato al team degli Ospedali Riuniti, che proseguirà con le verifiche, ci consentirà di decidere i prossimi passi. La sensibilità dell’azienda verso l’ambiente è consolidata da decenni e questo nuovo servizio, che sarà utile anche in futuro, quando ci saremo lasciati la pandemia alle spalle, rappresenta un valore aggiunto”.